Perché siamo "tecnici" e "specialisti" anche noi.
Conosciamo bene per esperienza personale le dinamiche a volte conflittuali tra tecnici e non-tecnici.
Proveniamo dal mondo dell'ingegneria e della chimica, mondi in cui formule matematiche e chimiche, leggi fisiche, reazioni e reagenti sono applicabili per produrre risultati prevedibili.
Ma lavoriamo in un mondo in cui le qualità tecniche sono al servizio di progetti governati da tempistiche, budget e requisiti formulati da persone, e come tali sono soggetti ad interpretazioni personali, interessi aziendali, cambiamenti di scopo, di metodo, di tempistiche.
Anche noi vi siamo passati e viviamo tuttora queste situazioni giorno per giorno.
Sorprendentemente e fortunatamente, l'attitudine del tecnico a pensare per “schemi” risulta un formidabile aiuto per sviluppare delle eccellenti capacità "umanistiche" di comunicazione e negoziazione, prendendo a modello gli schemi utilizzati dei migliori imprenditori, visionari, leader e comunicatori del mondo.
"La gente preferisce fare business con chi gli piace"